Una canzone dei Pearl Jam"Elderly woman behind the counter in a small town" è una ballata acustica che appare per la prima volta nel secondo album dei Pearl Jam, Vs. In un album dove tutte le altre canzoni hanno il titolo di una sola parola, questa è chiaramente una canzone particolare... |
Un'anziana signora ha un negozio in una
piccola città di provincia dove non succede mai
niente. Un giorno nel negozio entra un uomo, il suo viso
le ricorda qualcuno ma non riesce a ricordare il
nome. |
ELDERLY WOMAN BEHIND THE COUNTER IN A SMALL TOWNI seem to recognize your face |
UNA VECCHIA DONNA DIETRO UN BANCONE IN UNA PICCOLA CITTÀMi pare di riconoscere il tuo volto |
Con un'associazione abbastanza strana, che
potrà scandalizzare i fan di uno o degli altri, questa
canzone dei Pearl Jam mi ricorda una famosa canzone di
Guccini.
Anche qui abbiamo una donna dietro un banco, di un autogrill, il posto
più anonimo che si possa immaginare. Stavolta lei
è giovane, ma la malinconia del posto è la
stessa. Il protagonista (è una delle poche canzoni di
Guccini dove "io" non vuol dire "io, Francesco Guccini") sta
quasi per parlare alla ragazza (Ma nel gioco avrei dovuto dirle
"Senti, senti.... io ti vorrei parlare....") ma poi la magia di
quell'istante viene spezzata (termina in un cigolio il disco
d'atmosfera, entra una coppia e loro non sono più soli)
e tutto torna alla normalità.... la timidezza prevale
e lui se ne va.
In "Autogrill" viene detto esplicitamente quello che in "Elderly
Woman..." viene lasciato all'immaginazione. Né la
vecchia donna nel negozio, né l'uomo che entra
nell'autogrill riusciranno a parlare e anche il cliente nella
piccola città di provincia uscirà dal negozio,
dopo aver pagato, senza sospettare niente.
AUTOGRILLLa ragazza dietro al banco mescolava |
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Solo apparentemente è il contrario di Autogrill... se molte canzoni parlano del viaggio, questa canzone parla dell'immobilità, della provincia e mi sembra che stia bene insieme alle altre due.
L'autostradaLa casa era giusto al confine tra il vento e la sete un posto abitato da fate e da poche altre forme di vita ugualmente concrete vicino all'incrocio di un paio di strade sterrate che senza motivo apparente si incontrano e poi, disperate, ripartono tristi, così come sono arrivate. Comunque a qualcuno una volta saranno piaciute se poi sono state abitate qualcuno che fermo all'incrocio pensò: "aspettiamo che arrivi l'estate" L'estate da noi non è mica un periodo felice che il caldo ti toglie la pace la polvere copre ogni cosa e ti spezza la voce, l'odore di verze marcite la gente che passa ci guarda e prosegue veloce ci osserva e prosegue veloce magari saluta, ma sempre prosegue veloce Se almeno si vedesse l'autostrada ci porterebbe senz'altro a una città oppure proseguire ovunque vada meglio meglio che qua La chiesa era uguale alle case, ma aveva una croce e forse un po' più di vernice ed un'unica luce fornita da fiaccole appese imbevute di pece fu lì che la vidi, a braccetto col prete era il cinque di aprile e tirava una brezza che dava un colore alla quiete e profumo di pane alle olive lei pure mi vide e forse sorrise non sono sicuro, ma forse davvero sorrise perché all'improvviso fu molto più forte l'odore del pane alle olive la gente che passa ci guarda e prosegue veloce ci osserva e prosegue veloce magari sorride, ma sempre prosegue veloce Se almeno si vedesse l'autostrada ci porterebbe senz'altro a una città oppure proseguire ovunque vada meglio meglio che qua A volte succede qualcosa di dolce e fatale come svegliarsi e trovare la neve o come quel giorno che lei mi sorrise ma senza voltarsi e fuggire vederla venirmi vicino fu quasi morire trovare per caso il destino e non sapere che dire ma invece fu lei a parlare "mi piace guardare la faccia nascosta del sole vedere che in fondo si muove dormire distesa su un letto di viole", mi disse, "e a te cosa piace?" "mi piace sentire la forza di un'ala che si apre volare lontano sentirmi rapace, capace di dirti ti amo aspettiamola insieme l'estate" E intanto volevo sparire pensando alle cose che avevo da offrire l'incrocio la casa la chiesa la croce l'incrocio-la casa-la chiesa-la croce ed in più lo spettacolo atroce di tutta... la gente che passa ci guarda e prosegue veloce ci osserva e prosegue veloce magari sorride, ma sempre prosegue veloce la gente che passa ci guarda e prosegue veloce ci osserva e prosegue veloce magari saluta, ma sempre prosegue veloce la gente che passa ci guarda ci osserva e prosegue veloce |
Daniele Silvestri |