In mattinata presto, s'arriva nella capitale del Portogallo. La mattinata � caratterizzata dall'incontro con Franziska, una tedesca di diciassette anni, con cui divideremo la stanza. [tedesca che, a parte nel momento dell'incontro e quando si andr� a letto, non rivedremo mai pi�]. Su quello che c'� da dire, sulla citt�, beh.... si fa presto. E' una bella citt�, da andare a vedere
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Ed � cos� arrivato il giorno in cui l'animo indomito della nostra prima guida decide di vivere nuove avventure. Lui, cos� bello e misterioso, dallo sguardo di fuoco e dagl'occhi di ghiaccio, lui con quel fare cos� arcano e cos� (a detta delle donne) sensuale, lui che il Fato considera sua prima luce, lui, che vola sulle ali dell'ippogrifo, lui che pi� del Masetti riesce ad entrare nel cuore delle donne (ok... ok.... per carit� di Dio... non mi tirate... ok.... nessuno compiccia col gentil sesso pi� del Masetti)... lui dicevo, lui ci lascia. Ha deciso di far contraddistinguere la sua vita da nuove esperienze (la sua nuova meta � Amsterdam) e non c'� stato niente da fare... � stato irremovibile. Noi non abbiamo potuto far altro che guardarlo partire e allontanarsi da noi. Eh s� che c'abbiamo provato, ma niente da fare. Ma torner�... s� torner� [quando avr� finito i soldi allora torner�] e quando torner� noi lo riabbraccceremo e lo riaccoglieremo tra noi, come la parabola del figliol prodigo narra. Torner�, e con lui anche la sua luce [e i suoi cicchini], torner�, e solo allora le donne potranno finalmente rifare salti di gioia.
Nel tardo pomeriggio, tornando ben belli da una visita al parco della citt�, lo Zibe, Karlo e il
Maso (la Chiara era
rimasta a dormire e il Santoro, come detto in precedenza, se n'era appena andato) incrociano i loro
destini con quelli di
Michael Van Dyke, sconosciuto musicista ai pi� (i pi� sono "l'Italia"), ma famosissimo in Germania
(ed ecco la prima
cazzata).
A dire il vero il primo incontro non � proprio con Van Dyke, ma con uno dei suoi collaboratori, che
ci ferma per strada
cos�:
Collaboratore: "Ehi boys, ehi boys" (da ora tradurr� in italiano per comodit�)
"Questa cosa non � uno
scherzo. Stiamo girando un videoclip e abbiamo bisogno di comparse."
Karlo: "Eh.......comparse????.....e..va beh... e cosa bisogna fare?"
Collaboratore: "Oh... niente assolutamente niente. Dovete solamente tenere in mano le
lettere della parola
"PARADISE" e muoverle come vi verr� chiesto."
Karlo: "Ma... non so... se ora... boh... Zibe?"
Zibe: "Ma quanti ve ne occorrono?"
Collaboratore: "Tutti e tre"
Zibe: "Ma... per me va bene!! Perch� no... sar� ganzo, te Maso?"
Maso:"Va bene."
Karlo: "Ok....perche' no....ma si....veniamo."
Collaboratore: "Yeeeessssss!!!!!"
Si viene cos� portati in un edificio piuttosto vecchio, ma comunque di una certa importanza visto
che c'� anche il portiere
e s'arriva fino al primo piano dove facciamo la conoscenza del cantante (un tipo alto con i
classici connotati estetici del
tedesco) e del regista, un uomo immenso, grassissimo, con i capelli lunghi, tutto sudato, e brutto
come la fame,
dall'aspetto grottesco e in parte inquietante, che ci mostrano il luogo dove il video verr� girato:
una palestraccia di
qualche squadraccia di pallacanestro locale, tutta sporca e con i muri che cadono a pezzi.
Sulle prime, visti il regista e la palestra, i commenti iniziali sono stati:
Karlo: "Ma... che posto �???"
Zibe: "ma non � che ci pigliano per il culo?"
Fatto sta comunque che la cosa ancora non ci appare totalmente una gag e dunque mentre il
collaboratore s'impegna a
raccattare altri cinque disperati, noi ci accomodiamo sui gradini delle scale del palazzo (l'intero
piano era tutto a
disposizione della troupe) e s'inizia una conversazione col regista. Conversazione tra l'altro
anche piacevole e sui pi�
svariati argomenti.
I minuti comunque intanto passano e l'attesa dell'arrivo di altre cinque persone si comincia a
fare
noiosa a tal punto che, nei vari momenti in cui venivamo lasciati soli, il pensiero che ci� che
stavamo vivendo fosse solo
una buffonata si faceva sempre pi� largo nel nostro cervello. Ma il peggio doveva ancora arrivare .
Ad un certo punto
infatti dai piani superiori s'ode aprire e chiudersi una porta e immediatamente ......... la
ringhiera delle scale inizia a
tremolare in maniera sinistra, i gradini cominciano a vibrare in un modo indubbiamente vertiginoso,
dalle pareti l'intonaco
comincia a cadere in maniera massiccia, dalla tromba delle scale un rumore....un boato......un'eco
tremendo.....accompagna la discesa
tutta di corsa di un esercito di piccoli cinesini con cartelle e quaderni in mano, che pi� d'una
volta rischiano di
pestarci e metterci sotto selvaggiamente (per evitare ci� ci siamo dovuti stringere tutti in un
angololino del piano,
pressati come sardine).
L'unico commento dello Zibe � stato: "Noooo... questa � una candid!!". Ed � con la sempre pi�
grande sicurezza che ci
stessero prendendo per il culo, che vediamo arrivare finalmente arrivare il collaboratore che ci
aveva fermati per strada,
con altre cinque povere anime che sarebbero state da l� e per altri venti minuti nostri compagni di
sventura.
Adesso la parola PARADISE era completa, a noi tre pi� agli altri cinque vengono distribuiti i
cartoni con sopra scritte le
varie lettere. Al Maso tocca la "P", allo Zibe la "A" e a Karlo la "R" di PAR. Ed � da ora che la
vera pagliacciata inizia.
Prima s'� detto venti minuti, ma che dico venti.... per almeno mezz'ora, ci hanno fatto saltare,
correre, prenderci a
spallate, buttarsi per terra, scambiarci di posto, rotolare sul pavimento, saltare da dei
trampolini, arrampicarsi su delle
transenne, restare appesi a delle travi... tutto con i cartoni delle lettere in mano e tutto come
perfetti possibili
imbecilli, vittime di una candid camera. Ma la cosa pi� umiliante era che, mentre noi facevamo
tutto quello che ci era
richiesto come dei perfetti coglioni, tutta l'intera troupe si faceva le peggio risate che avessi
mai visto in vita mia.
Soprattutto quando c'hanno fatto scambiare di posto e ci hanno fatto formare la parola "PRAADSIE"
(non so perch�, ma ho
l'atroce sospetto che possa voler dire "finocchi" in tedesco).
Comunque il tutto finisce senza la classica frase "sorridi, sei su candid camera" e dunque questo
ci fa ancora sperare che
ci� per cui ci siamo prestati fosse davvero un videoclip.
In ogni caso, se anche fosse stata tutta una gag, i nostri tre poveri coglioni, che fanno appena usciti dal portone del palazzo? Tornano indietro per farsi fare una foto con il cantante, cosicch�, se davvero fosse stata davvero una candid camera, questi non avrebbero potuto far altro che pensare: "No... questi tre sono davvero troppo stupidi!". In ogni caso se davvero fosse una candid camera o un videoclip serio, non lo vedremo mai perch� probabilmente lo trasmetteranno solo in Germania. Noi tre comunque nel dubbio, v'assicuro che siamo contenti cos�. |
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