Come gi� detto nel paragrafo dedicato alla Chiara, intoppi vari hanno impedito al gruppo di prendere l'ultimo treno
disponibile per il Portogallo e dunque i nostri eroi sono costretti a passare un altro giorno di questo loro
inter-rail in Spagna.
(Non che dopo, in Spagna, non abbiano a tornarci,anzi adesso dopo otto citta in sei giorni
(quelle del nord) tocca fare minimo dieci citt� in una settimana.... � solo che... sapete com'�, fa bene cambiare aria ogni
tanto)
Come visto il cartello, � stata immediatamente fatta esplicita richiesta al Danese, di tenere la bocca chiusa, fino alla
stazione successiva. Dunque di risparmiarsi almeno in questo posto, i suoi famosi bestemmioni e le sue famose madonne.
Sulle prima il povero Karlo � rimasto interdetto. Non ci si vedeva proprio nei panni del bravo ragazzo e anche lo Zibe ci
credeva poco a questa novit� e difatti quando l'ha visto tentare in tutte le maniere d'inserire lo zaino nello scomparto
consegna-bagagli (uno scomparto in effetti particolarmente piccolo, per lo zaino di Karlo), agitandosi in maniera nervosa,
a causa della mancata riuscita del compito assegnatoli, il primo pensiero � stato "Vai... � finita... ora la dice... adesso
ci cacciano a pedate dal paese". Fortunatamente questa farsa non ha avuto modo di esistere e abbiamo potuto tranquillamente
visitare Santiago.
Di farsa, alla macchinetta per la consegna dei bagagli, invece, ne � successa un'altra, in parte gi� citata nel paragrafo
"Chiara ma... ma... ma....".
Il problema sussisteva nel fatto che la gettoniera della macchinetta non accettava pi� monetine, perch� completamente
stracolma, tanto da far rimanere incastrate le monete nel meccanismo. Al momento in cui viene preso atto che la monetina
incastrata... � la nostra... partono una serie di colpi in quest'ordine: Santoro, Maso, Karlo, ma la macchinetta non ne
vuol proprio sapere di fare quello per cui � stata creata. Prova allora lo Zibe a malmenarla, con un colpo comunque di
intensit� di poco superiore ai precedenti, ed ecco che nel raccoglitore del resto cadono tre monetine, del valore di circa
duemila lire italiane. Scocciati da questo episodio, i tre baldi giovani riprovano ad assestare colpi al marchingegno,
stavolta in ordine differente e con relativamente pi� potenza che pria, ma anche stavolta.... niente. Ordunque riprova lo
Zibe, con un colpo sicuramente pi� intenso e preciso di quello che l'ha preceduto; e qui inizia la farsa...
Nel raccoglitore, cominciano a piombare, in maniera pressoch� illimitata, una serie impressionante di monete, tanto
impressionante da farle cadere anche fuori.
Alla fine, siamo dovuti andare a chiamare un incaricato, perch� pur essendosi in parte svuotata, la macchinetta era sempre
molto piena; comunque la nostra cassa comune ci ha guadagnato un equivalente in pesetas di una quindicina di mila lire.
Nel pomeriggio, come detto, visita a Santiago (con il Danese tenuto per precauzione con un bavaglio davanti alla bocca).
Bello, molto bello il santiuario di Santiago de Compostela. Molto bello anche per chi, come noi, con la religione c'ha
poco a che fare. Soprattutto il tabernacolo all'interno, la statua del Cristo che i fedeli possono toccare � notevole. Una
gande opera di architettura e di scultura, non c'� che dire.
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Dopo Santiago la nostra prossima meta � il Portogallo, ma siamo troppo stanchi per farci tutta una tirata, dunque si pernotta a Vigo, da dove la mattina dopo partiremo.
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