7 agosto 2001

Voi potete anche pensare che il viaggio fino a La Coruña sia stato un viaggio piuttosto tranquillo e riposante e, in effetti nel paese delle meraviglie � andata cos�. Invece nella triste realt� nessun aggettivo � pi� efficace di....TRAUMATICO!!!!. Una volta saliti a Leon (tra l'altro saliti senza prenotazione......perch� dovete sapere che in questo paese il biglietto inter-rail vale solo se accompagnato da una cospicua somma in prenotazioni, prenotazioni che come ci accorgeremo presto, ma a conti fatti ci siamo gi� accorti, saranno l'incubo ricorrente di questo viaggio) il controllore ci fa accomodare in uno squallido vagone, il cui unico scopo era di fungere da caffetteria per un branco di ultras della Lazio che hanno appena visto vincere lo scudetto alla Roma.....e quando finalmente con un magico colpo di classe alla Robinson Crusoe, riusciamo a crearci un angolino accogliente e accomodante, per far s� che la notte potesse passare in maniera pi� desiderabile possibile ecco che l'infame ci sveglia, per farci sistemare in uno scompartimento di un metro per un metro, in cinque e in compagnia di un armadio norvegese formato famiglia con due piedi pi� grossi dell'intero capo del Santoro quando si sveglia al mattino (al mattino?!?) tutto spettinato.
(Un gesto veramente ignobile, quello del controllore, ignobile e deprecabile... il consiglio dello Zibe � stato quello di disintegrarlo all'istante e penso che Karlo in parte sia riuscito a farlo con il solo sguardo)
Comunque, volenti o nolenti, in quello scompartimento siamo stati costretti ad entrarci e a passare cos� l'intero viaggio in condizioni pressoch� deprecabili. Eccole:

Karlo:
Posizione eretta del busto e gambe poggiate sotto i sedili (l'unico, insieme all'armadio, ad averle dove poi effettivamente dovrebbero essere) comunque immerse in un concentrato di gassosa, gin-tonic e aranciata San Pellegrino,consumate allegramente dai precedenti occupanti. Testa reclinata e appoggiata al vetro laterale, proprio sopra ad un climatizzatore d'aria a 10 gradi a getto continuo.
Maso:
Multiforme.
In dodici ore di viaggio, credo abbia ripassato tutto il manuale del Kamasutra, esercitandosi nelle varie posizioni da tenere in futuro in compagnia di una delle sue tante fanciulle. Da vedere ( per� purtroppo questa soddisfazione non l'avr� mai nessun altro) soprattutto uno dei vari momenti in cui per mancanza di comodit� ha cambiato posizione. Prima senza accorgersene accomoda la testa sulle gambe dell'armadio (non so cosa abbia pensato il norvegese, nel momento in cui il Maso, tutto sorridente, ha candidamente posato la sua chioma fluente sulle sue ginocchia... ma tant'�.....)poi ha spostato il braccio destro facendolo roteare intorno al collo e allungandolo in maniera perpendicolare al petto (c'� chi giura di avergli visto posare la mano sul pacco del norvegese......ma secondo me � una squallida illazione ad opera di invidiosi....d'altronde tutti sappiamo che tutte prima o poi passano dal Maso). Il braccio sinistro era sul viso di Karlo. La gamba sinistra mi pare di averla vista sopra la spalla di uno che sonnecchiava fuori nel corridooio . Ho un po' di dubbi sulla gamba destra. Infatti ogni volta che aprivo gli occhi, era in un punto sempre differente della stanza, ma in generale ogni volta che s'apriva gli occhi il Masetti era in una posizione.......COMPLETAMENTE DIFFERENTE DA QUELLA PRECEDENTE !!!!!!!!!.
Santo:
Su Mattia c'� poco da dire. Raggomitolato nel punto pi� lontano da quel maledetto climatizzatore fungeva da caldo cuscino per la Chiara
Zibe:
A volte la stanchezza gioca brutti scherzi e stavolta ha avuto un ruolo fondamentale nella serata del nostro personaggio. In posizione diagonale da un capo all'altro della stanza, con il climatizzatore a ghiacciargli completamente la punta del naso, in una posizione pressoch� inverosimile e sicuramente scomodissima, si � addormentato senza rendersi minimamente conto di ci� che gli accadeva attorno. Al mattino, quando si � svegliato, aveva i piedi della Chiara e del Maso tranquillimente appoggiati, i primi sulla pancia e i secondi sulla spalla destra, la mano destra sui polpacci di Karlo, quella sinistra in bocca al norvegese, le scarpe imbevute di Fanta Lemon e sulla testa la tendina della finestra (ma non quelle soffici tendine di stoffa, quelle dure e dolorosissime tendine di plastica che scorrono dall'altro al basso del vetro)
Chiara:
Completamente distesa sopra i suoi quattro compagni, l'unica ad aver effettivamente dormito


L'unico che comunque � stato veramente, ma veramente, ma veramente scomodo penso sia stato proprio il norvegese. [Norvegese che per alcuni di noi era americano e per altri canadese; il Maso lo riteneva russo (chiss� perch�?) secondo me era arabo, comunque � ininfluente ai fini di questo veritiero resoconto]

Ore 12:00 Arrivo a La Coruña

Come tutte le citt� spagnole viste (e v'assicuro che ne abbiamo viste parecchie in questi pochissimi giorni) anche stavolta al primo impatto la citt� ci fa cacare; e anche stavolta l'apparenza ci ha ingannato, perch� alla fine non abbiamo potuto vedere tutto quello che c'era e ce ne siamo rammaricati. Il nostro arrivo � stato accolto dalla pioggia e purtroppo la pioggia nella giornata odierna la far� da padrona. Peccato visto che a La Coruña c'� il mare e l'idea di un bagnetto c'aveva sfiorato tutti quanti. Notevole � il faro della citt�, il pi� antico faro d'Europa. E fortunatamente siamo capitati da queste parti durante la "Semana Grande", cio� la grande settimana, un mix di appuntamenti e feste (come la festa medievale o la rappresentazione del Lago dei Cigni) che caratterizzano questa ridente localit� marittima nel mese di agosto.
Ahhh... oggi � il compleanno del Maso. dunque non poteva mancare il festone, che puntualmente arriver� in serata.

Gag da ricordare

Zibe: (con in mano la bottiglia di rum, da aprire in serata per la festa ma in realt� gi� aperta) "Mmmmm.... ottimo questo rum."
Karlo: "E che fai.... l'hai gi� aperta?"
Zibe: "Eh... io al rum non resisto" (e gi� un altro sorso)
Karlo: "Stasera... s'arriva alla festa e l'hai gi� finita tutta te"
Zibe: "Noooooo" (e gi� un altro sorso ancora)
Karlo: "Ma.... mi fai sentire che odore ha!?!"
Zibe: "Toh... prendi."
Passano qualcosa come dieci secondi, in cui il danese prende la bottiglia, la apre e vi avvicina il naso, con la sola intenzione di sentirne l'odore.
Chiara: (girandosi casualmente proprio in quell'istante) "Eh.... Karlo.... ma l'hai gi� aperta, ma daiiii"
Karlo: "No veramente io..."
Chiara: "Mi fai troppo schifo."
Karlo: "Eh... ma... io... ecco non � come sembra.... posso spiegare tutto!"

In serata, come ho detto, la festa a base di rum e pera e cuba libre, per festeggiare il Maso e s'arriva al giorno dopo.

Tra l'altro penso che qualcuno senza fare nomi (KARLO) si sia un po' troppo sdato.
Ecco il sogno che ha fatto quella notte :
"nel corso della notte i suoi occhi si aprono scorgendo una mano che apre la porta della stanza. Incuriosito dal fatto che qualcuno di noi stesse uscendo, rizza meglio il capo per scorgere chi possa essere. Quel che vede è il Maso che tutto vestito sta uscendo dalla stanza. Apparentemente per Karlo questa cosa era senza motivo, cosicch� s'accinge a chiedergli dove stesse andando, quando.....voltandosi dall'altra parte, scorge il Maso che sta beatemente dormendo nel suo letto. Non comprendendo la situazione, si rigira di nuovo ed ecco che la persona alla porta si � trasformata in un attaccapanni con la gonna e le scarpe con i tacchi.
In preda allo smarrimento pi� totale, si rigira e scopre che il Maso non � pi� nel suo letto, ma si sta lavando.....nel bid� presente nella stanza!!!!!
Dopodich� si risveglia e s'accorge che quel che aveva visto,altro non era che una sua fantasia notturna

SPECIALE CHIARA: MA NON AVEVA DETTO CHE...

Giorno Prima Giorno Dopo
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